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Se ci fosse una classifica delle più recenti "notizie che non escono", quella che stiamo per darvi finirebbe in testa. Nel disinteresse generale, il direttore supremo dell'in telligence americana, Michael McConnell, si è infatti clamorosamente rimangiato il tranquillizzante rapporto (o Nie) sulla retromarcia degli iraniani nella corsa all'atomica, che lui stesso aveva diffuso a inizio dicembre. Arrivando persino a indicare una data per la prima bomba degli ayatollah: inverno 2009. Lo ha fatto il 5 febbraio scorso illustrando a porte chiuse davanti alla Commissione per l'intelligence del senato il "Threat assessment 2008", ossia il consueto resoconto annuale sulle minacce alla sicurezza nazionale delle 16 agenzie che raggruppano i servizi segreti Usa. Un'analisi coordinata e firmata sempre da McConnell, che ora è anche consultabile all'indirizzo governativo intelligence.senate.gov.
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